Contattaci Ora

Storia dell’aperitivo

Una lunga storia

La parola stessa non lascia dubbi: viene definito aperitivo, dal latino aperitivus (che apre), una bevanda in grado di stimolare e, dunque, “aprire” la sensazione della fame.

Nel V secolo il medico greco Ippocrate scoprì che per alleviare i disturbi di inappetenza dei suoi pazienti bastava somministrare loro una bevanda, dal sapore piuttosto amaro, a base di vino bianco, fiori di dittamo, assenzio e ruta.

Quel primo aperitivo intruglio, che poi prese il nome di vinum hippocratum, venne tramandato di secolo in secolo, fino a giungere nelle mani degli erboristi medievali. E furono proprio loro a giungere a una sorprendente scoperta: a stimolare il senso della fame non erano quei particolari ingredienti, bensì il sapore amaro che essi rilasciavano. E non è un caso che, ancora oggi, i principali drink che amiamo bere durante l’ora dell’aperitivo siano prevalentemente bitter, ovvero caratterizzati da un classico retrogusto amaro.

L’aperitivo come lo conosciamo oggi iniziò a Torino nel 1876, dove una piccola bottega di liquori diede vita al vermouth, un delizioso vino aromatizzato con china.

Da quel giorno il rito dell’aperitivo si è diffuso e perfezionato, con nuovi cocktail e golosi stuzzichini per accompagnarli, prime fra tutte le arachidi.